di Antonio Grassi, Sandra Berivi, Vincenzo Caretti
Key Words: Psicosomatica – polivagale – codice multiplo- setting analitico-consolazione
Abstract: Gli autori analizzano gli studi neurocognitivi più recenti ed attuali sulla psicosomatica maggiormente accreditati nella comunità scientifica, al fine di individuare quelle scoperte che comportano, per la psicoterapia analitica delle psicosomatosi, una rimodulazione del metodo clinico della psicologia analitica.
Individuano i contributi neurocognitivi più importanti nella teoria polivagale di S.W.Porges e nella teoria del codice multiplo di W.Bucci.
Per quanto concerne il fattore centrale terapeutico gli autori rilevano delle forti assonanze tra il concetto di amore dell’Oggetto Simbolico di ‘primo piano”’(Bucci), la concezione di ‘Mente Compassionevole’ (Gilbert 2010), a cui si ispira l’intera Teoria Polivagale (Porges 2017) e la nozione di ‘Archetipo della Grande Madre’ (Jung 1927-1931). Propongono a tal fine come ‘strumento’ indispensabile per l’azione terapeutica del succitato fattore centrale la Consolazione, dimostrandone l’efficacia sul cambiamento tramite il report di un caso clinico.
Introduzione
Nella concezione psicodinamica della mente, l’attenzione al corpo ha caratterizzato molte delle elaborazioni teoriche dei vari autori che nel corso degli anni si sono occupati della psicologia del profondo. Le loro formulazioni teoriche hanno però risentito, a nostro avviso negativamente, delle visioni antropologiche di ciascuno di essi. Ciò si verificava fino agli anni ’70, epoca dalla quale in poi l’avvento delle neuroscienze cognitive ha permesso, e anche prodotto, una rivisitazione delle differenti teorie e metodi clinici riguardanti sia i pazienti affetti da disturbi psicosomatici, sia i pazienti più in generale. A datare dagli anni ’70, infatti, abbiamo assistito al fiorire di ricerche e scoperte nell’ambito della neuropsicologia cognitivo-comunicativa che, da un lato hanno sovvertito molti paradigmi dominanti nelle epoche precedenti, tra i quali, ad esempio, lo stesso concetto di libido di Freud intesa come energia psichica legata alla sessualità, ma dall’altro lato hanno ripreso alcuni concetti fondamentali della psicologia del profondo, riconoscendo quindi la sussistenza di una dimensione psichica inconscia radicata nel tessuto neurobiologico dell’essere umano.
Da qui è scaturita la necessità di integrare i concetti basilari della psicodinamica con le emergenti nozioni specifiche delle neuroscienze cognitivo-comunicative, fondate su ricerche e scoperte scientificamente validate. Negli ultimi decenni sono stati molto apprezzati dalla comunità scientifica gli studi di Wilma Bucci, che hanno condotto l’autrice alla formulazione della teoria del codice multiplo, e gli studi di Stephen W. Porges, che hanno indotto l’autore ad elaborare una teoria neurocognitiva da lui definita polivagale.
I due ricercatori, per quanto concerne le malattie psicosomatiche di cui si sono occupati, e di cui tuttora si occupano in modo privilegiato, pur focalizzando la loro attenzione su livelli differenti del sistema nervoso, ma funzionalmente complementari, giungono a conclusioni affini e raccordabili con il pensiero della psicologia dell’inconscio. In una prospettiva, appunto, di integrazione, intesa come “meeting of the ways”, ci proponiamo sia di verificare le assonanze delle loro riflessioni con il pensiero della psicologia analitica, sia di arricchire la psicologia analitica sul piano teorico e metodologico clinico dei riferimenti neuroscientifici offerti dai loro contributi. Presteremo una particolare attenzione prima alla riformulazione dei principi di base del setting psicoanalitico psicosomatico, poi al fattore terapeutico centrale della psicoterapia, che, benché indicato con termini diversi da Bucci e da Porges, nonché da Jung, ci sembra possedere in tutti i tre autori un alone semantico condiviso.